venerdì 10 febbraio 2012

Ospedale Locri.



Ospedale Locri 10/02/2012-H: 8,15.
Parcheggio a destra: Riservato ai dipendenti.
Parcheggio in fondo: Riservato ai dipendenti.
I parcheggi dell'utenza sono TUTTI occupati. Salta subito all'occhio che i dipendenti superano i degenti e l'utenza.
Si parcheggia alle 8,30 a circa 1 km di distanza, quasi in campagna.
Il box informazioni, all'ingresso, è deserto. L'addetto arriva dopo dieci minuti con un caffè in mano.
Centro prelievi 1° piano, il prelievo, per fare l'INR (test di coaugulazione), viene fatto entro 15 minuti.
Si attende l'arrivo della Dr. Larosa per un piano di somministrazione del farmaco. La dottoressa ha gia altri appuntamenti e questi pazienti stanno aspettando. Tra di loro due signori con le stampelle, accompagnati da familiari.
Per chi non lo sa il farmaco anticoagulante va dosato per mantenere il sangue più fluido. Un dosaggio basso provoca disfunzioni. Un dosaggio alto provoca emorragie.
Si attende per circa 3 ore, nel frattempo si gira per i corridoi e per i reparti adiacenti notando:
Tre sacchi neri grandi di spazzatura stazionano nei corridoi, del reparto e fuori.
Dalla finestra si vedono i davanzali delle finestre di fronte con almeno 20 centimetri di guano (cacca di uccelli).
Da un bagno con la porta aperta si vedono mattonelle del rivestimento mancanti, sanitari e pavimento rotti e sporchi. Fuoriesce un intenso e fastidioso odore di ammoniaca (o simile). Si chiude la porta.
Il corridoio di collegamento ai vari reparti è frequentatissimo da medici, infermieri e inservienti che, ogni cinque metri, stringono la mano e salutano qualcuno, spesso abbracciandolo. Incrocio lo stesso infermiere (scritta sul camice),
claudicante, per ben quattro volte. Non porta carte, provette o pazienti. Passa e basta, mi chiedo che incarico abbia.
Passate circa tre ore, l'infermiera che fa i prelievi si affaccia alla porta e ci comunica che la Dr. Larosa NON VERRA'.
Identica cosa mi è successa tre anni fa davanti alla porta chiusa dell'ambulatorio di otorinolaringoiatria. Dopo due ore di attesa un'infermiera di passaggio, forse impietosita, ha "comunicato", alle dieci persone in attesa, che il medico
NON VERRA'.
A questo punto trovo dieci ragioni per CHIUDERE l'ospedale di Locri:
1) Mancanza assoluta di igiene.
2) Medici PRIVI di professionalità, etica, rispetto ed educazione.
3) Personale che non lavora e non svolge le mansioni per cui è pagato.Pur comprendendo che il dipendente paga le tasse a monte, se RUBA lo stipendio il danno è maggiore.
4) Atteggiamenti clientelari, per non dire mafiosi, del personale che agevola amici e compari mentre l'altra utenza è costretta ad aspettare.
5) Bacino di voti di scambio. Buona parte del personale, medico e paramedico, è stata assunta non per meriti ma per legami politici.
6) Sperpero di danaro pubblico. Sono conosciute le inchieste per acquisti pilotati, superflui e mazzette distribuite. La relazione Basilone, prima secretata e di cui ormai non si trova traccia, ne è l'esempio. Non ultimo l'acquisto di falli artificiali, mai arrivati ma pagati profumatamente. Dettaglio "trascurabile" è il fatto che nessuno, se arrivavano, era in grado di "montarli".
7) Malasanità. Altrettanto conosciute sono le vicende che hanno provocato morti sospette per l'incompetenza di alcuni sanitari. Un esempio per tutti, la piccola bimba di Pisa morta nell'agosto del 2009.
8) Altissima presenza mafiosa tra i dipendenti. E' risaputo che se qualche primario o dirigente tocca o richiama "qualche" infermiere o inserviente la sua macchina si ritrova con le gomme a terra o con sintomi di autocombustione.
Le altre due ragioni trovatele voi perchè quasi sicuramente avrete subito, da questa struttura, simili angherie.
Un'altra ragione l'ho trovata subito io con la "seduta" dell'11 Febbraio:
9) Assoluta mancanza di privacy. La foto mostra le cartelle dei pazienti su una scrivania nel corridoio. La consultazione è LIBERA per TUTTI.